Spunti di sport e relax intorno a noi.......

Ricordando che anche per i percorsi più facili, in montagna si va con l’abbigliamento e le calzature adeguate, proprio perché deve essere un’esperienza piacevole e rilassante, o impegnativa e faticosa ma MAI CHE CI METTA IN PERICOLO, riportiamo solo piccoli accenni su alcuni degli itinerari che ci circondano. Per approfondire o ampliare consigliamo di visitare il bellissimo Roadbook del Sentiero Valtellina, il sito del Cai Aprica, il sito del Cai Teglio che forniscono descrizioni dettagliate, consigli e grado di difficoltà:

 

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guardandoci intorno.......

Sentiero Valtellina

Nonostante il nome che porta è una vera e propria ciclabile quasi completamente asfaltata che, partendo da Colico vicino all’Imbarcadero, corre per gran parte della Valtellina fino a Bormio, è pianeggiante tranne l’ultimo tratto che da Tirano porta a Bormio con circa 800mt di dislivello distribuiti su 39km. E’ una pista ciclabile protetta, tranne pochi tratti a traffico promiscuo e, nel complesso, adatta anche a famiglie con bambini, con i vigneti arrampicati sul versante Retico, il fiume Adda ed i boschi del versante Orobico che la accompagnano su gran parte della lunghezza. Suggerimenti per qualche sosta pedalando: vicino Colico il Forte Fuentes del XVI secolo, Morbegno terra del formaggio Bitto, aree gioco e relax in zona Cedrasco, la cittadina di Sondrio capoluogo, Chiuro con le sue cantine, il Santuario della Madonna di Tirano e molto altro ancora.

 

Teglio, i pizzoccheri e la Torre De Li Beli Miri

E’ da Teglio, piccolo comune sul versante retico, che la Valtellina prende il suo nome, patria dei pizzoccheri che sono poi il simbolo gastronomico della valle stessa. “Tagliatelle” di grano saraceno, più o meno larghe o spesse, sulle quali non si lesina certo in burro e formaggio.

Da smaltirsi poi passeggiando o visitando luoghi di interesse storico come la “Torre de li Beli Miri”, con accanto la vicina chiesa castellana di Santo Stefano che sorge, proprio per via della sua funzione militare, in posizione strategica su un dosso che domina la valle ed offre uno splendido panorama. Ha pianta quadrata con diverse feritoie ed è ciò che resta di un antico castello medievale  costruito a sua volta sulle rovine di una precedente costruzione romana.

Oppure Palazzo Besta, importante esempio di costruzione rinascimentale, risalente al 1433, dove è possibile osservare numerosi affreschi mitologici ed è sede inoltre del museo Antiquarium Tellinum, fondato nel 1965 e custode di numerosi reperti archeologici risalenti dal VIII millennio a.c. al periodo romano e, fra i tanti, le tre stele di Caven datate III millenio.

 

Aprica, i suoi dintorni e lo sci

Comune situato al confine fra la provincia di Sondrio e quella di Brescia a 1181m slm, località turistica invernale per il suo comprensorio sciistico che include gli impianti del Baradello, del Palabione e della Magnolta, ma altrettanto bella ed interessante anche negli altri periodi dell’anno. Le montagne che durante l’inverno ospitano le piste da sci e i dintorni, sono meta di escursioni estive attraverso gli itinerari e i sentieri che le percorrono, adatti alle diverse esigenze e capacità e a molteplici sport quali arrampicata, mountain bike, ciclismo, parapendio, passeggiate a cavallo e, per i più tranquilli, i vari sentieri tematici quali, ad esempio, Il Sentiero del legno e il Sentiero della grande guerra. Da vedere anche l’osservatorio eco-faunistico Alpino in località Palabione, la riserva eco-faunistica di Pian di Gembro che sorge su un’antica torbiera e che durante la stagione invernale ospita una pista da sci di fondo e la riserva naturale delle Valli di Sant’Antonio nel comune di Corteno Golgi.

Val Belviso (1381) Lago Nero e Lago Verde (2073)

Percorso classificato come “facile” con segnavia 317, che parte a destra della palazzina Falck in Val Belviso, dove è possibile parcheggiare lungo la strada sterrata che passa dalla pastura della Malga Fraitina per giungere alla baita della Val dei Fiori. Da li parte poi un sentiero che porta fino al lago Nero ed alla malga Torena (2.050m,1.40h). Alle spalle di questa vi è il Lago Verde(1.50h).

Carona (1162)-passo di Caronella (2606)-Rif. Curò

Percorso panoramico che interessa l'intera vallata. Non comporta particolari difficoltà, ma la salita nell'ultimo tratto, passa spesso attraverso un nevaio. La VaI Caronella è territorio delle Aziende faunistiche VaI Belviso, Barbellino e Malgina-Bondone. Fa integralmente parte del Parco delle Orobie Valtellinesi. 

Monte Padrio (1670-2152)

Tracciato considerato facile con segnavia 429, una lunghezza di circa 4km percorribili in circa 1.30h. Partenza dalla Chiesetta di Trivigno seguendo le indicazioni dei cartelli CAI. E’ un percorso dolce in parte su strada sterrata, in parte asfaltata che attraversa boschi e radure passando da un versante all’altro.Come itinerario alternativo è possibile imboccare la stradina sterrata che parte dopo il ristoro Monte Padrio, a sinistra appena prima del ponte della “Cava dela Tera Creta”, ed attraversa in diagonale il versante.

Seguendo le indicazioni dei cartelli CAI si giunge alla vetta del Monte Padrio che offre una vista spettacolare a 360°.

Il Trenino Rosso del Bernina

La durata del viaggio da Tirano a St. Moritz è di circa 2 ore e 30 con il treno regionale o 2 ore e un quarto con il treno panoramico Bernina Express, con 21 fermate intermedie, eccone alcune:

 

Cavaglia:

A dieci minuti a piedi dalla stazione, attraverso un sentiero si arriva al Giardino dei Ghiacciai, dove si possono ammirare le "Marmitte Dei Giganti", spettacolari formazioni rocciose dovute al movimento dei sassi e della sabbia che hanno scavato e levigato la roccia, spinti dall'acqua del ghiacciaio. Sono visibili da maggio ad ottobre ed è possibile, su prenotazione, effettuare visite guidate.

Alp Grum:

Fermata panoramica sulla Valle di Poschiavo e sul Ghiacciaio del Palù 2091m. Da qui si può ammirare, oltre al ghiacciaio, il piccolo Lago Palù e le diverse cascate che lo alimentano.

Ospizio Bernina:

E' la stazione più alta dell'intero tragitto, 2300m e, sotto il Ghiacciaio del Cambrena, si possono ammirare il Lago Nero e il Lago Bianco che devono il nome alla diversa colorazione delle loro acque. Vi sorge l'albergo ristorante Ospizio Bernina, dove anticamente veniva effettuato il cambio dei cavalli ed i viandanti potevano trovare ristoro.

Morteratsch:

La fermata del Ghiacciaio del Morteratsch, la lingua del Ghiacciaio del Bernina che si è ritirata nel corso degli anni ed oggi dista circa mezz'ora di cammino, mentre all'epoca della costruzione della ferrovia arrivava a lambire la stazione. Legata alla leggenda di un amore sfortunato tra una fanciulla di nome Teresa e il pastorello Eratsch, con il contorno delle cime del gruppo del Bernina, offre un panorama mozzafiato.

St. Moritz:

Ed infine St. Moritz con il lusso, gli alberghi ed i negozi, le passeggiate in carrozza d’inverno sul lago ghiacciato ma anche gli stupendi paesaggi e gli itinerari per camminate, pedalate ed escursioni. E’ possibile ritornare a piedi lungo il tragitto della ferrovia, attraverso sentieri ben curati e segnati e riprendere il treno in una qualsiasi delle stazioni della Ferrovia Retica.